giovedì 17 luglio 2014

# 136 L'amore di Dio

11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane di loro disse al padre: "Padre, dammi la parte dei beni che mi spetta". E il padre divise fra loro i beni. 13 Pochi giorni dopo il figlio più giovane, raccolta ogni cosa, se ne andò in un paese lontano e là dissipò le sue sostanze vivendo dissolutamente.14 Ma quando ebbe speso tutto, in quel paese sopraggiunse una grave carestia, ed egli cominciò ad essere nel bisogno. 15 Allora andò a mettersi con uno degli abitanti di quel paese, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. 16 Ed egli desiderava riempire il ventre con le carrube che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava.17 Allora, rientrato in sé, disse: "Quanti lavoratori salariati di mio padre hanno pane in abbondanza, io invece muoio di fame! 18 Mi leverò e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te;19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi lavoratori salariati". 20 Egli dunque si levò e andò da suo padre. Ma mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò.21 E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te e non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". 22 Ma il padre disse ai suoi servi: "Portate qui la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei sandali ai piedi. 23 Portate fuori il vitello ingrassato e ammazzatelo; mangiamo e rallegriamoci, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E si misero a fare grande festa. 25 Or il suo figlio maggiore era nei campi; e come ritornava e giunse vicino a casa, udì la musica e le danze.26 Chiamato allora un servo, gli domandò cosa fosse tutto ciò. 27 E quello gli disse: "È tornato tuo fratello e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perché lo ha riavuto sano e salvo".28 Udito ciò, egli si adirò e non volle entrare; allora suo padre uscì e lo pregava di entrare29 Ma egli, rispose al padre e disse: "Ecco, son già tanti anni che io ti servo e non ho mai trasgredito alcun tuo comandamento, eppure non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. 30 Ma quando è tornato questo tuo figlio, che ha divorato i tuoi beni con le meretrici, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato".31 Allora il padre gli disse: "Figlio, tu sei sempre con me, e ogni cosa mia è tua.32 Ma si doveva fare festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato"».

Alla fine di questo capitolo, vediamo che Gesù, completa questa serie di parabole, cercando di fare capire un concetto meraviglioso.

Ho sempre visto questa parabola, dando veramente più importanza, al figlio che se ne vuole andare, al figlio dissipatore, al figlio ribelle, ma non è così.
C'è una verità nascosta..

Il figlio minore, si avvicina al padre e gli chiede la sua parte di eredità.

Questo figlio ingrato, disonorando suo padre, gli chiede in pratica, una cosa, che solitamente e fino al giorno d'oggi, si riceve dopo la morte.
Questo suo figlio, in pratica, sta chiedendo la morte di suo padre, non gli interessava niente della sua vita, ma solo dei suoi beni..

Il figlio chiede il patrimonio, in greco ousìa.
Il padre, senza rispondere e commentare, dice il testo in italiano, divide i suoi beni. Ma nel testo originale, in greco, dice molto di più di questo..

La parola usata in greco, è bios, che tradotta vuol dire VITA..

Il Signore stava cercando di fare capire un concetto meraviglioso, al pubblicano e peccatore, e al fariseo (religioso). 

Il padre da la Sua vita per i Suoi figli. Il Signore stava cercando di fare capire qualcosa che sarebbe successa più avanti, sulla croce, non soltanto al pubblicano e peccatore(il figlio minore che chiede l'eredità), ma anche al fariseo religioso(il figlio maggiore)..

La storia continua, e il figlio minore lascia il luogo di preghiera, per andare a cercare qualcosa nel mondo, sperperando tutto ciò che il padre gli aveva dato.

Lui consuma tutto, arriva la carestia, è costretto a lavorare i porci, una cosa che per i giudei era anche vietata, e addirittura desidera mangiare le carrube che mangiavano i porci..Poi la storia dice che questo figlio, "rientrato in se", e qui ci sarebbe tanto da dire, vuole ritornare a casa. Nel verso 18, vediamo che il ragazzo si era ravveduto, si prepara un discorso nella sua mente e va di ritorno a casa...
Qui conosciamo la parte dolce e romantica del padre, che solo a vederlo da lontano, gli corre incontro, abbracciandolo e baciandolo, anche se era sporco..

Poi ordina ai suoi servi di andarlo a ripulire, rivestire.
Gli viene dato l'anello, come simbolo di un'autorità ristabilita e viene ordinato di prendere il vitello grosso, la cosa più pregiata in quel tempo, mangiano e si rallegrano..

Ma poi, ecco che arriva il fratello maggiore, il fariseo e religioso, che sente la festa e chiede spiegazioni ai servi. Quando scopre il motivo della festa, nel verso 28, il figlio non vuole entrare, non capisce, mormora e giudica l'operato del padre, allo stesso modo di come i farisei e gli scribi, mormoravano dell'operato di Gesù, in Luca 15:2..

Il figlio perduto, in realtà, sono i figli perduti.Tutti e due avevano bisogno di essere salvati, in modo diverso.

Tante volte, anch'io sono stato fariseo e religioso, mormorando l'operato del Signore, o del pastore, o di un fratello, perché mi sentivo migliore di qualcuno..

La religione ammazza la relazione con il Signore...

Questo figlio, comincia a fare la lista al padre, di tutte le opere che che lui aveva compiuto, dice:  "Ecco, son già tanti anni che io ti servo e non ho mai trasgredito alcun tuo comandamento, eppure non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma quando è tornato questo tuo figlio, che ha divorato i tuoi beni con le meretrici, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato".

Che meravigliosa la Parola del Signore e che grande insegnamento che ci da..

Alla fine di tutto, il padre rispondendo dice:  "Figlio, tu sei sempre con me, e ogni cosa mia è tua. Ma si doveva fare festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato"».

Grande è l'amore di DIO, ineguagliabile, infinito, e soprattutto offerto a tutti..

              ggerardi2202@gmail.com

#134 L'amore di Dio

3 Allora egli disse loro questa parabola: 4 «Qual uomo fra voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro alla perduta finché non la ritrova? 5 E quando la ritrova, se la mette sulle spalle tutto contento; 6 e, giunto a casa, convoca gli amici e i vicini e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta". 7 Io vi dico che allo stesso modo vi sarà in cielo più gioia per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti che non hanno bisogno
 di ravvedimento. Luca 15:3-7

La pecora, è un'animale molto particolare.

Ad esempio, quando mangia, va avanti finché vede cibo e, molto spesso, cade in un burrone, perché non si è reso conto di dove è finita..

In questa parabola vediamo che il pastore, resosi conto di aver smarrito una pecora, lascia le altre, da sole e va a cercare quella smarrita,quella perduta..

Anch'io a volte, come la pecora, senza rendermi conto di quello che stavo mangiando, mi sono allontanato dal gregge, dalla chiesa, dalla copertura, mangiando un cibo fuori dalla volontà di Dio e dei Suoi tempi e sono caduto, dentro dei burroni, che mi hanno fatto male..

Quando una pecora cade, non può più alzarsi da sola, è necessario l'intervento del pastore, che, dopo averla trovata, gli lega le zampe e la porta sulle spalle, perché si prende cura di lei, perché la ama.

                          parte 3

#133 l'amore di DIo

1 Or tutti i pubblicani e i peccatori, si accostavano a lui per udirlo. 2 E i farisei e gli scribi mormoravano, dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».Luca 15:1-2

Durante il Suo ministero, Gesù, parla alla moltitudine e si espone in parabole.

Lui, parla, per lo più, a due tipologie di persone:

-Il pubblicano e il peccatore

-Il fariseo

E in tutto questo, ministra ai Suoi discepoli, parlandogli chiaramente e spiegando loro le parabole.

Il fariseo, cioè, quello religioso, che prega, che legge la parola, mormorava, giudicava, ciò che il Signore stava facendo..

Non potevano comprendere l'amore di DIO, ma giudicavano il Suo atteggiamento.

Il Signore, pur sapendo ogni cosa, non ha risposto, non si è difeso, non si è giustificato, ma li ha amati.. parte 2

#132 L'amore di Dio

4 Ascolta, Israele: l'Eterno, il nostro DIO, l'Eterno è uno. 5 Tu amerai dunque l'Eterno, il tuo DIO, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua forza. Deuteronomio 6:4-5

Il Signore, si è scelto un popolo per la Gloria del Suo nome. 
Il popolo d'Israele, ha avuto il grande onore e il grande privilegio, di appartenere all'Eterno, al Creatore, al  Grande Io Sono..

L'apostolo Paolo, spiega molto bene, l'onore che Israele ha avuto.  4 che sono Israeliti, dei quali sono l'adozione, la gloria, i patti, la promulgazione della legge, il servizio divino e le promesse; 5 dei quali sono i padri e dai quali proviene secondo la carne il Cristo che è sopra tutte le cose Dio, benedetto in eterno. Amen. Romani 9:4-5

Il Signore si è manifestato a loro, attraverso miracoli, segni e prodigi, per fargli conoscere il grande potere, e portare così timore nei loro cuori..


Quando arriva Gesù, e inizia il Suo ministero, all'età di trent'anni, cerca di far conoscere un'altro attributo di DIO, al popolo d'Israele e a tutti gli altri.

La religione vede DIO come un qualcosa di lontano, mentre noi, in Cristo, vediamo DIO come Padre..

E' questo che il Signore stava cercando di fare vedere, di fare capire..Il nostro DIO è più vicino di quanto noi possiamo immaginare.. parte 1

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#135 L'amore di Dio

8 O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lampada, non spazza la casa e non cerca accuratamente finché non la ritrova? 9 E quando l'ha trovata, chiama insieme le amiche e le vicine, dicendo: "Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta". 10 Allo stesso modo vi dico, vi sarà gioia presso gli angeli di Dio per un solo peccatore che si ravvede».Luca 15:8-10

La dramma rappresenta il valore che io ho per Dio, l'importanza che la mia vita ha per il Signore..

Soltanto la croce, può spiegare quanto grande è il Suo amore, dolce, sublime..

Di nuovo vediamo che,dopo averla ritrovata, chiama le amiche, i vicini di casa e si rallegrano insieme.

In questo capitolo, nel capitolo 15 di Luca, vediamo che il Signore continua a parlare a due tipologie di persone:

- I peccatori e i pubblicani

- I farisei(religiosi)

Non si capisce ancora...

                    parte 4

martedì 15 luglio 2014

#131 Pasqua

risponderete: "Questo è il sacrificio della Pasqua dell'Eterno, che passò oltre le case dei figli d'Israele in Egitto, quando colpì gli Egiziani e risparmiò le nostre case"». E il popolo si inchinò e adorò. Esodo 12:27

Nell'antico testamento, durante la liberazione del popolo d'Israele, dalla schiavitù in Egitto, il Signore, in una delle dieci piaghe, ordina al popolo, di prendere un'agnello, ucciderlo, e intingere lo stipite della loro casa, affinché, l'angelo della morte, vedendo quel sangue, passi oltre..

Ogni casa era sicuramente piena di peccato, ma il Signore non stava guardando attraverso il loro peccato, ma attraverso il sangue dell'agnello, sacrificato per quella occasione..

Il potere della morte era annientato dal sangue dell'agnello..

Allo stesso modo noi, in Cristo, viviamo questa meravigliosa possibilità, di essere visti, attraverso il sangue dell'agnello.

Togliete via dunque il vecchio lievito, affinché siate una nuova pasta, come ben siete senza lievito; la nostra pasqua infatti, cioè Cristo, è stata immolata per noi.1 Corinzi 5:7

Il Signore non ci tratta come i nostri peccati meriterebbero, perché Lui ci vede, attraverso il Suo sangue, perfetto senza macchia..

Certo, vivendo questa meravigliosa verità, ho la responsabilità di togliere il vecchio lievito, facendo morire le opere della mia carne, e camminando così in novità di vita, essendo una nuova creatura.

Il peccato offende al Signore, ma ancora di più il mio atteggiamento dopo il peccato..A volte è come se io stesso prendo un pennello e cerco di togliere il sangue fuori dalla porta della mia casa..Perdonami Signore..

Lui vede la Sua chiesa perfetta, ogni uno di noi, battezzato nel Nome di Gesù, con la promessa di ricevere lo Spirito Santo, ha il sangue dell'agnello fuori dalla porta della sua casa..

Tu sei tutta bella, amica mia, e non c'è in te alcun difetto.Cantico 4:7

E' cosi che il Signore mi vede, attraverso il Suo sangue..

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#130 Territorio

Nel mio territorio, si trovano i miei frutti, i miei vigneti, parte di quello che il Signore mi ha dato..

Un terreno coltivato, è pieno di frutti, e un terreno pieno di frutti fa gola a molti..

15 Prendete le volpi, le piccole volpi che danneggiano le vigne, perché le nostre vigne sono in fiore. Cantico 2:15

Prendete le piccole cose..

E' molto facile, nella mia vita in Cristo, riconoscere i grandi impedimenti che mi allontano dal Signore e, quindi, dal mio vigneto, ma è veramente difficile riconoscere, vedere, le piccole cose, quelle che sembrano banali..

E' solo un film, che vuoi che succeda?

Il Signore non si arrabbierà per questa piccola cosa!!!

Molte volte, ho pensato che il nemico, per entrare nella mia vita, nella mia famiglia, nel mio matrimonio, abbia bisogno di grandi cose, di cose eclatanti..Ma non è cosi!! Lui si serve delle piccole cose per rovinare il mio vigneto, cose che sembrano così futili, che non gli do nemmeno importanza.

Io sono un'uomo di preghiera, il nemico non entrerà nel mio vigneto!! Che grave errore..

Allora sono lì, come un guardiano, che aspetto di vedere una situazione difficile, una cosa grande e lui che fa? Mi manda delle piccole e meravigliose volpi...

Bellissime, non ci vedo niente di male in queste piccole creature, anzi le porto io al vigneto e le faccio mangiare.. Loro le danneggiano, ma io non me lo aspetto da loro, sto aspettando il nemico da un'altra parte, in un'altro modo..

Discernere una situazione, basandomi sulle mie emozioni, danneggerà gravemente il mio vigneto.

Ogni cosa, piccola che sia, merita la mia attenzione, non voglio più essere superficiale con le piccole cose, perché potrebbero portare un grande danno nel mio territorio...

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lunedì 14 luglio 2014

#129 Territorio


C'è un territorio, dove ho la necessita di andare, ad attingere e a ricevere.

Il territorio è importante per DIO, nostro Signore e Salvatore Gesù..

In Esodo, al capitolo 3:5, 5 Dio disse: «Non avvicinarti qui; togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo santo». 

Mosè stava entrando nel territorio di DIO, un territorio Santo, per ricevere ciò che il Signore voleva fare con Lui.

Il territorio non è andato da Mosè, ma è stato necessario, per lui, la decisione di andare incontro al territorio..

La preghiera, ha bisogno di un'azione di fede, di uno sforzo.
La mia carne, non vuole pregare, quindi io ho bisogno di muovermi in direzione della fiamma, più mi avvicino alla fiamma, più sentirò il mio nome e ascolterò il piano che il Signore ha per la mia vita...

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#128 Territorio

In etologiasociobiologia ed ecologia comportamentale, con il termine territorio si indica una qualsiasi area sociografica che un animale di una particolare specie difende costantemente dai vcospecifici (e, occasionalmente, dagli individui di altre specie). Gli animali che difendono propri territori sono noti come animali territoriali.

Io sono un'animale territoriale, o meglio, devo esserlo..

Ci sono diversi tipi di territori, ogni uno dei quali ha un proposito diverso..

Il termine territorio deriva dal latino territorium, che a sua volta deriva dal termine territor che significa "possessore della terra".

Un territorio, quindi, è un'area definita o delimitata che include porzioni di suolo o di acque, considerata di solito un possedimento di un animale, di una persona, di un'organizzazione o di un'istituzione.

Ho la necessità di riconoscere prima, di essere il responsabile di ogni area, materialmente e spiritualmente..Preso atto di questo, comincio a delineare e recintare questo territorio, edificando o riedificando, il muro di Gerusalemme, la preghiera!!!

Un territorio ben recintato, non permetterà a nessun animale estraneo di entrare.
Un'animale, riconosce un recinto, allo stesso modo di come il nemico riconosce un'uomo che prega, difendendo il suo territorio..

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#127 il velo

5 Ma ogni donna, che prega o profetizza col capo scoperto, fa vergogna al suo capo, perché è la stessa cosa che se fosse rasa. 6 Ora se la donna non si copre, si faccia pure tagliare i capelli; ma se è una cosa vergognosa per la donna farsi tagliare i capelli o rasare, si copra il capo.
1 corinzi 11:5-6

Quando una donna, durante il giorno, ha il capo scoperto, diventa vulnerabile e facilmente preda del nemico..

In che modo? 

Perciò la donna deve avere sul capo un segno di autorità, a motivo degli angeli.1 Corinzi 11:10

Il diavolo è parte della creazione celeste del nostro Signor Gesù, quindi, quando lui vede una donna con il capo coperto vede lo stesso segno di autorità che gli angeli vedono.. Non può avvicinarsi alla donna, perché la donna sta difendendo il suo territorio..

Allo stesso modo,una donna che si copre il capo con un velo, sta costantemente in preghiera e non ha tempo di meditare sulle bugie e sugli inganni del nemico..

Custodisci il tuo territorio...

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#126 territorio


La mia persona, mia moglie, i miei figli, il mio lavoro, la via in cui abito, la mia città, la provincia, la regione, la nazione..

Ogni una di queste cose è parte del territorio, del principato, che il Signore mi ha dato, da curare e da difendere...
Tutto è collegato, non posso trascurare nessuna di queste cose, non posso saltare un gradino e lasciarne uno indietro, perché altrimenti andrebbe a infettare tutto il resto e non produrrebbe frutto; Devo iniziare da me, a curare me. La mia relazione con il Signore,in sincerità e verità, cambia la mia relazione con gli altri.

Quindi è necessario partire dal mio territorio, per arrivare a mia moglie, ai miei figli ecc.

Ogni territorio, potrebbe essere attaccato, e io non posso difendere un territorio, se manca qualcosa in me..

Nel giardino dell'Eden Dio, aveva comandato ad Adamo di custodire il giardino, il Suo territorio, e tutto andava bene, finché il Signore non gli mise una compagna al suo fianco.

Il fallimento di Adamo, si può dividere in due fasi:

1) Aveva trascurato il suo territorio personale, la sua relazione con la sua compagna, sua moglie.I due sono una sola carne, quindi è lo stesso territorio.

2)Aveva trascurato il territorio che il Signore gli aveva affidato..

Se tutto viene fatto in ordine, custodendo il nostro territorio, il nemico non può entrare..

Ci sono delle cose che non si possono controllare, che magari arrivano all'improvviso, ma forse c'è qualcosa indietro, qualcosa che forse ho trascurato, forse ho dato più importanza al mio lavoro, invece che al mio dialogo personale con il Signore, o forse ho dato più importanza ai miei figli, tralasciando la mia relazione con mia moglie..

Quando il nemico trova il modo di entrare nel territorio, porta confusione, dubbio, problemi...

L'arma più efficace per difendere il mio territorio è la preghiera, collegata al mio stile di vita, alla mia integrità, la mia santità, il desiderio continuo di essere gradito al Signore in Spirito è Verità.

Egli è il mio scudo, la mia difesa.. Se il mio stile di vita, il mio atteggiamento, è gradito al Signore, Lui è vicino a me, il mio territorio è al sicuro..

Salmo 145:18 dice: L'Eterno è vicino a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verità.

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#125 Fede

La mia vista terrenale può offuscare o modificare la fede..

Quando i miei occhi vedono qualcosa, la mia mente comincia a ragionare con ciò che vedo, ma noi sappiamo che la fede è certezza di cose che NON si vedono, dimostrazioni(realtà) di cose che si sperano..Ebrei 11:1

Nella Bibbia della Gioia, una versione che si esprime con un italiano molto semplice, nel libro di Ebrei 11:3 dice : Per fede, credendo in Dio, sappiamo che l’intero universo è stato creato per mezzo della Parola di Dio, e che le cose visibili hanno avuto origine da quelle invisibili.

Le cose visibili sono state create dalle cose invisibili..

La fede in Cristo, è una forza invisibile che rende visibile ciò che noi desideriamo..

L'inganno del nemico è quello di soffermare il mio sguardo in quello che vedo, che ascolto o che vivo nella mia quotidianità, quindi la mia mente comincia a ragionare con ciò che i miei occhi vedono, e non permetto che questa forza invisibile che è in me, manifesti e renda visibile ciò che desidero..

Le circostanze e le problematiche non devono modellare il  modo di vedere, che non è per visione, ma è per fede..

             ggerardi2202@gmail.com

giovedì 10 luglio 2014

#124 ringraziamento

Il momento di maggiore difficoltà, dove sembra che c'è qualcosa che manca, è un tempo speciale e specifico, scelto dal Signore per dare una crescita o per fare una correzione.

Lo sbaglio, da parte mia, sarebbe quello di soffermarmi sulla motivazione per cui manca il lavoro, qualcosa nel mio matrimonio o, nel rapporto coi miei figli, invece di discernere il tempo del Signore.

Ogni cosa che succede nella mia vita, è parte di un disegno perfetto del Signor Gesù, col proposito di modellarmi e farmi avanzare..

E' tempo di cercare l'acqua viva, di alimentare la mia sete Spirituale, di concentrarmi in tutto ciò che il Signore mi ha dato, piuttosto di perdere tempo in quello che non ho e che vorrei..

Se non ho sete spirituale, avrò sete del mondo(pastor Pedro Gùzman)

Pace di Cristo..

             ggerardi2202@gmail.com


mercoledì 9 luglio 2014

#123 responsabilità

Responsabilità: questa parola tocca la mia vita oggi, la responsabilità in maniera totale, sotto ogni punto di vista, nei diversi ruoli in cui il Signore mi ha posto.

La Parola di Dio parla della responsabilità, della grande responsabilità che io ho, non soltanto in relazione alla mia salvezza, ma anche in quanto alla mia testimonianza.

La mia testimonianza è un'arma potente nelle mani del Signore, soprattutto se io decido di metterla a disposizione, in risalto, alla luce del sole, condividendola con tutte quelle persone che il Signore mi pone davanti..

Nella parabola dei talenti, vediamo un'uomo che parte per un viaggio e affida ai suoi servi, una responsabilità, perché li rende partecipi di una cosa che non gli appartiene, in quanto il denaro era da investire per il padrone..

Spiritualmente questa responsabilità, per me, in Cristo, è differente, il denaro può rappresentare lo strumento, il bagaglio che il Signore mi ha dato, per testimoniare le grandi opere che il Signore ha fatto nella mia vita.

Il fatto che abbia un talento, oppure cinque, è irrilevante.. Il punto è che deve essere investito e non sotterrato,come quel servo fece..

Quel servo era stato dotato di un'unico talento, la sua testimonianza, e poteva essere un'arma potente nelle mani del Signore, e Lui che fa? Invece d'investirlo nel Regno del Signore, sotterra il talento, trascura la sua testimonianza..

Forse l'invidia, la gelosia, la rabbia l'avevano accecato, alla fine il risultato è stato disastroso, perché il padrone, gli ha tolto quell'unico talento, ma grande responsabilità che gli aveva affidato..

              ggerardi2202@gmail.com

#122 responsabilità

Parlare agli altri è una responsabilità...

Ascoltare gli altri è una responsabilità..

Non parlare e non ascoltare è una responsabilità..

Assumere una posizione è una responsabilità..

34 Il mio arrivo può essere paragonato a quello di un uomo partito per un viaggio in un altro paese. Ai suoi dipendenti ha affidato del lavoro da svolgere mentre è lontano, e ha detto al custode di stare pronto per il suo ritorno.
35-37 Ebbene, tenete gli occhi bene aperti, perché non sapete quando verrò: se di sera, a mezzanotte, alle prime ore dell’alba o a mattina inoltrata. Che non vi trovi addormentati! Siate pronti per il mio ritorno! Questo è ciò che raccomando a voi e a tutti gli altri ».Marco 13:34-37
La mia salvezza, è una mia responsabilità.

La corsa è lunga, la gara è faticosa, troverò molti ostacoli, le circostanze mi saranno contro, ma la riuscita o la sconfitta, dipende da me, perché il Signore mi riterrà "responsabile" di ciò che mi ha affidato e cioè una potenziale e meravigliosa salvezza...

               ggerardi2202@gmail.com

martedì 8 luglio 2014

#121 responsabilità

La responsabilità può essere definita come la "possibilità di prevedere le conseguenze del proprio comportamento e correggere lo stesso sulla base di tale previsione".[1]

Io posso prevedere, che il mio atteggiamento, o una mia azione, può portare una conseguenza pericolosa nella ma vita, e posso correggere tale azione o comportamento, prima che la conseguenza sia difficile, incredibile!

Questa responsabilità, diventa più elevata, se oltre alla mia vita, aggiungo mia moglie, i miei figli, di cui io già sono responsabile..

In Cristo, io sono responsabile, davanti a Dio, della mia famiglia, del mio matrimonio..Se ho dei problemi a casa, con mia moglie o i miei figli, il Signore, così come fece con Adamo, verrà a cercare me, perché mi ritiene responsabile.

La responsabilità, va difesa, va allenata, troppo spesso ci si giustifica dagli errori degli altri, ma non è così in Cristo..

Io sono responsabile se qualcosa non funziona nelle mura della mia casa, ma c'è una speranza, posso ravvedermi, chiedere al Signore di insegnarmi, e correggere quella situazione, nel nome di Gesù..

                  ggerardi2202@gmail.com

 

#120 la tempesta

La tempesta, è uno strumento di cui il Signore si serve, per farmi conoscere e capire il mio camminare davanti a Lui.

 23 Poi salì in barca e cominciò ad attraversare il lago con i discepoli. 24 Improvvisamente si levò una terribile burrasca, con onde più alte della barca. Ma Gesù stava dormendo.
25 Allora i discepoli andarono a svegliarlo, gridando: « Signore, salvaci! Stiamo affondando! »
26 Ma Gesù rispose: « Uomini di poca fede, perché avete tanta paura? » Poi si alzò in piedi e rimproverò il vento e le onde: la burrasca si quietò e tutto fu calmo. 27 Matteo 8:23-26 (LBDG)

Durante il cammino, nella barca, quindi, nella mia vita in Cristo, ci saranno sempre delle difficoltà, dei momenti difficili, delle prove, delle situazioni create dai miei stessi errori.

Ci sono delle tempeste che si possono prevedere e, altre, che arrivano all'improvviso, che colgono di sorpresa.

In questo caso specifico, i discepoli, ubbidendo al comando di Gesù,  stavano attraversando il lago e il Signore era con loro, dormendo dentro la barca, quando una tempesta improvvisa è arrivata e li ha colti di sorpresa, spaventandoli.

Ho subito anch'io una tempesta, improvvisa, che non prevedevo, che non mi aspettavo. Questa tempesta inizialmente mi ha spaventato, mi ha messo dei dubbi, ma poi, il Signore, mi ha rivelato, che anch'io, così come i discepoli, ho lasciato che Gesù si addormentasse dentro di me. L'ho talmente annoiato da solo, che ho lasciato che si addormentasse durante il mio cammino.

La mancanza di una preghiera fervente, la mancanza di lettura della Sua parola, la mancanza di sincerità davanti a Lui, hanno spento la mia comunione con Lui..

La tempesta sarebbe arrivata ugualmente, ma sicuramente la mia reazione, il mio modo di affrontarla, sarebbe stato diverso.. 

Il Signore si è servito della tempesta, per rivelarmi e per correggermi.
La tempesta non è per il male, ma per il bene..
Dopo arriva la bonaccia..

               ggerardi2202@gmail.com

lunedì 7 luglio 2014

#119 La decima


LA DECIMA

Questo piccolo studio ha il proposito di mettere in evidenza, il tema della decima, non attraverso la mia opinione personale, ne secondo il pensiero della chiesa di cui faccio parte, ma attraverso le scritture. La Parola di Dio non è soggetta a particolare interpretazione(1 Pietro 1:9).
Noi non siamo chiamati ad opinare, ma ad ubbidire..Gesù stesso, in Giovanni 14:15 dice: Se mi amate, osservate i miei comandamenti.

La decima è il corrispondente 10% di tutte le nostre entrate, avendo ben chiaro nella mia mente, che ogni entrata è permessa dal Signore.
Se io lavoro, come operaio, e il Signore permette che guadagni 1000€ al mese, vorrà dire che la mia decima sarà di 100€.

Prima di essere un comandamento, il Signore l’aveva istituito come legge morale, nel cuore di uomini pii.
Nelle scritture, ci sono degli esempi, di come prima ancora che diventasse un comandamento, degli uomini hanno dato la loro decima a Dio.
In Genesi 4:3-4 vediamo che due fratelli, Caino e Abele, figli di Adamo, fanno delle offerte a Dio.
3 Col passare del tempo, avvenne che Caino fece un'offerta di frutti della terra all'Eterno; 4 or Abele offerse anch'egli dei primogeniti del suo gregge e il loro grasso. E l'Eterno riguardò Abele e la sua offerta.
DIO gradì l’offerta di Abele. Evidentemente, l’offerta di Abele era corretta secondo i parametri di Dio, inoltre, Lui guardò il sentimento che spinse Abele a dare la primizia e il grasso, cioè a togliere le prime cose per darle al Signore. Questo è un principio che Dio gradisce. E’ vero che la Parola, in questo caso, non usa il termine decima, ma come principio parla della decima.

Nel verso 7 dello stesso capitolo, il Signore parla a Caino e dice: Se fai bene, non sarai tu accettato?
Sicuramente qualcosa che Caino aveva fatto non era stato fatto bene, per questo era stato respinto da Dio..Ma se agisci male, il peccato sta spiandoti alla porta e i tuoi desideri sono rivolti contro te, ma tu dominali.
Il Signore non ha favoritismi, o riguardi personali, ma chi opera bene, in ogni tempo,
gli è gradito, Atti 10:34-35.

Un’altro esempio, sicuramente più noto nelle scritture, è quello di Abramo, in Genesi 14:18-20
18 Allora Melchisedek, re di Salem, portò pane e vino. Egli era sacerdote del Dio Altissimo. 19 E benedisse Abramo, dicendo: «Benedetto sia Abramo dal Dio Altissimo, padrone dei cieli e della terra! 20 E benedetto sia il Dio Altissimo, che ti ha dato nelle mani i tuoi nemici!». E Abramo gli diede la decima di ogni cosa.

Prima ancora che la decima diventasse un comandamento, Abramo la diede a Dio, tramite questo personaggio misterioso, il cui nome significa Re di giustizia e Re di Pace.
Probabilmente Abramo si trovò al cospetto di una teofania di Dio, ovvero una manifestazione visibile e temporanea, dell’invisibile Dio e, senza che nessuno glielo imponesse, diede la decima di tutto quello che possedeva e che il Signore, gli aveva dato.

Anche Giacobbe, promette la decima a Dio.
20 Poi Giacobbe fece un voto dicendo: «Se DIO sarà con me e mi proteggerà durante questo viaggio che faccio, se mi darà pane da mangiare e vesti da coprirmi,21 e ritornerò alla casa di mio padre in pace, allora l'Eterno sarà il mio DIO;22 e questa pietra che ho eretta come stele, sarà la casa di DIO; e di tutto quello che tu mi darai io ti darò la decima».Genesi 28:20-22.

Questo significa che la decima stava cominciando a far parte del popolo scelto da Dio, quando ancora non era un comandamento. Ma era importante, tanto che Giacobbe, probabilmente lottandone prima con se stesso, promette a Dio di dargliela in cambio del Suo favore…

La decima, diviene un comandamento.

30 Ogni decima della terra, sia dei prodotti del suolo che dei frutti degli alberi, appartiene all'Eterno;è cosa consacrata all'Eterno.Levitico27:30

10 Ma passerete il Giordano e abiterete nel paese che l'Eterno, il vostro DIO, vi dà in eredità; ed egli vi darà riposo da tutti i vostri nemici che vi circondano e voi abiterete al sicuro. 11 Allora ci sarà un luogo che l'Eterno, il vostro DIO, sceglierà per far dimorare il suo nome e là porterete tutto ciò che vi comando: i vostri olocausti e i vostri sacrifici, le vostre decime, le offerte elevate delle vostre mani e tutte le offerte scelte che avete promesso in voto all'Eterno.Deuteronomio 12:10-11



Il Signore aveva istituito anche una decima con proposito sociale, che avveniva ogni tre anni per essere anche di benedizione del bisognoso..

22 Ti impegnerai a dar la decima di tutto ciò che semini e che il campo produce ogni anno.23 Mangerai davanti all'Eterno, il tuo DIO, nel luogo che egli ha scelto per farvi dimorare il suo nome, la decima del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio, e i primogeniti delle tue mandrie e delle tue greggi, affinché tu impari a temere sempre l'Eterno, il tuo DIO.24 Ma se il cammino è troppo lungo per te e tu non puoi portare le decime fino là, perché il luogo che l'Eterno, il tuo DIO, ha scelto per stabilirvi il suo nome è troppo lontano da te, quando l'Eterno, il tuo DIO, ti avrà benedetto, 25 allora le convertirai in denaro e con il denaro in mano andrai al luogo che l'Eterno, il tuo DIO, ha scelto, 26 e userai quel denaro per comprare tutto ciò che il tuo cuore desidera: buoi, pecore, vino, bevande inebrianti, o qualunque cosa il tuo cuore desidera; e là mangerai davanti all'Eterno, il tuo DIO, e gioirai, tu con la tua famiglia. 27 Inoltre non trascurerai il Levita che abita entro le tue porte, perché non ha parte né eredità con te. 28 Alla fine di ogni tre anni, metterai da parte tutte le decime dei tuoi prodotti del terzo anno, e le riporrai entro le tue porte; 29 e il Levita, che non ha parte né eredità con te, e lo straniero e l'orfano e la vedova che si trovano entro le tue porte verranno, mangeranno e si sazieranno, affinché l'Eterno, il tuo DIO, ti benedica in ogni lavoro a cui metterai mano».Deuteronomio 14:22-29.

La decima è molto importante per Dio, fisicamente e spiritualmente.
I leviti, che erano stati istituiti dal Signore, come sacerdoti, per guidare il popolo, ricevevano la decima come “ricompensa”per il servizio prestato.

Numeri 18:21 dice: Ecco, ai figli di Levi io do come eredità tutte le decime in Israele in cambio del servizio che svolgono, il servizio della tenda di convegno.

Veramente, la Parola di Dio è piena di versi e di principi che parlano della decima.

La decima è molto importante per il credente che desidera veramente essere consacrato al Signore e ricevere quelle benedizioni e quelle promesse che sono scritte nella Sua Parola.

Nel libro di Malachia, al capitolo 3 si riesce ad avere un quadro ben più completo della decima e della Sua importanza..

6 «Io sono l'Eterno, non muto; perciò voi, o figli di Giacobbe, non siete consumati. 7 Fin dai giorni dei vostri padri vi siete allontanati dai miei statuti e non li avete osservati. Tornate a me e io tornerò a voi», dice l'Eterno degli eserciti. «Ma voi dite: "In che cosa dobbiamo tornare?". 8 Un uomo deruberà DIO? Eppure voi mi derubate e poi dite: "In che cosa ti abbiamo derubato?". Nelle decime e nelle offerte.9 Voi siete colpiti di maledizione, perché mi derubate, , tutta quanta la nazione. 10 Portate tutte le decime alla casa del tesoro, perché vi sia cibo nella mia casa, e poi mettetemi alla prova in questo», dice l'Eterno degli eserciti, «se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi tanta benedizione, che non avrete spazio sufficiente ove riporla. 11 Inoltre sgriderò per voi il divoratore, perché non distrugga più il frutto del vostro suolo, e la vostra vite non mancherà di portar frutto per voi nella campagna», dice l'Eterno degli eserciti.

In questi versi, ci sono diversi punti che hanno preso la mia attenzione.

I tempi cambiano, la moneta in uso cambia, i mezzi di comunicazione, i mezzi trasporto, ogni cosa cambia, ma Lui, L’Eterno, il nostro Signore e Salvatore Gesù, non cambia, non cambia la Sua parola, non cambiano i Suoi princìpi.

Nei versi 7 e 8, il Signore rimprovera Israele, di essersi allontanato dai Suoi precetti, dai Suoi comandamenti, dai Suoi princìpi, derubandolo delle decime e delle offerte.

Il verso 9 il Signore rivela al popolo che il motivo per cui erano colpiti da maledizione era proprio perché avevano derubato a Dio.

Derubando al Signore, in realtà loro stavano derubando se stessi, perché avevano allontanato la benedizione del Signore e la Sua protezione.

Non pagando le loro decime, i sacerdoti erano privati del loro sostentamento e costretti a rinunciare al loro ministero per lavorare i campi..

10 Venni anche a sapere che le porzioni dovute ai Leviti non erano state loro date e che i Leviti e i cantori, che prestavano servizio, erano fuggiti ciascuno alla sua terra.Neemia 13:10..

Con questo non si può certo dire che il Signore ha bisogno dei nostri soldi per innalzare un’opera, ma sicuramente Lui guarda alla nostra ubbidienza e l’ubbidienza per Dio è più importante del sacrificio stesso..

Samuele disse: «Gradisce forse l'Eterno gli olocausti e i sacrifici come l'ubbidire alla voce dell'Eterno? Ecco, l'ubbidienza è migliore del sacrificio, e ascoltare attentamente è meglio del grasso dei montoni. 1 Samuele 15:22

I versi 10 e 11 mettono il Signore in una posizione particolare, dove Lui dice: ”mettetemi alla prova in questo”, se lo fate, quindi se date la vostra decima, vedrete come io riverserò sopra di voi tanta di quella benedizione che non saprete nemmeno dove riporla, dove metterla.

Quando ho conosciuto il Signore, nell’anno 2010, ero titolare di un’attività che mi dava una certa disponibilità economica e, quando cominciai a capire della decima, non fu difficile per me darla, perché era un superfluo per me, in quel tempo. Andando avanti, l’attività cessò e ho vissuto almeno 2 anni con scarsa disponibilità economica, e in quelle circostanze, mi veniva difficile darla, perché non ne avevo nemmeno per me e la mia famiglia.
Finché il Signore non mi ha insegnato e rivelato, che prima devo togliere per Lui, col resto il Signore si prenderà cura e benedirà quella rimanenza.
Io e la mia famiglia, possiamo testimoniare, che il Signore ha benedetto la nostra ubbidienza, tenendo la Sua mano aperta fino al giorno di oggi.

Il Signore non da semplicemente benedizione, ma Lui sovrabbonda di benedizioni a quelli che ubbidiscono.
Non soltanto questo, sgriderà per noi il divoratore, il nemico, l’insetto che mangia il frutto che il Signore ci da..

Quindi: non soltanto la decima è un comandamento biblico, ma è anche una fonte di grande benedizione per chi la da in ubbidienza.

La difficoltà più grande, nel XXI secolo è quello di comprendere che il Signore non cambia!!!

Malachia 3:6 dice:  «Io sono l'Eterno, non muto; perciò voi, o figli di Giacobbe, non siete consumati.
 
Ebrei 13:8 Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno.

Dire che nel nuovo testamento il principio della decima non è più valido per il credente, vuol dire semplicemente interpretare erroneamente, la Parola di Dio(che non può essere interpretata)..

Gesù stesso ha detto che Lui non è venuto ad abolire la legge, ma a condurla a compimento.

Matteo 5:17..«Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento.

Parlare della Parola di Dio non ci deve spaventare, perché è la Sua Parola, non dire qualcosa per paura di perdere anime quello deve portarci timore, perché un giorno dovremo darne conto direttamente a Lui.

I pastori, così come i leviti, sono chiamati e scelti da Dio, quindi il loro sostentamento è una benedizione per noi, cosi come i leviti lo erano per il popolo d’Israele.
Abbiamo dei precetti su come attuare con le nostre decime e sulla motivazione della decima.

L’apostolo Paolo, similmente, da delle direttive riferendosi alla legge, quindi l’antico testamento, e su come una chiesa doveva comportarsi..

7 Chi mai va alla guerra a proprie spese? Chi pianta una vigna e non ne mangia il frutto? O chi si prende cura di un gregge e non mangia del latte del gregge? 8 Dico queste cose secondo l'uomo? Non dice queste cose anche la legge?9 Nella legge di Mosè infatti sta scritto: «Non mettere la museruola al bue che trebbia». Si dà forse Dio pensiero dei buoi?10 Ovvero, dice tutto questo per noi? Certo queste cose sono scritte per noi, perché chi ara deve arare con speranza, e chi trebbia deve trebbiare con la speranza di avere ciò che spera. 11 Se abbiamo seminato fra voi le cose spirituali, è forse gran cosa se mietiamo i vostri beni materiali? 12 Se gli altri hanno tale diritto su di voi, non l'avremmo noi molto di più? Noi però non ci serviamo di questo diritto, ma sopportiamo ogni cosa per non porre alcun ostacolo all'evangelo di Cristo.13 Non sapete voi che quelli che fanno il servizio sacro mangiano delle cose del tempio, e quelli che servono all'altare hanno parte dei beni dell'altare? 14 Così pure il Signore ha ordinato che coloro che annunziano l'evangelo, vivano dell'evangelo. 1 Corinzi 9:7-14

Quindi viene fuori, di nuovo, il principio della decima, in quanto era comandato prima per il popolo, per il sostentamento dei leviti e, allo stesso modo, Paolo si riferisce alla decima, come strumento per il sostentamento dei pastori e la manutenzione della chiesa.
Non a caso l’apostolo fa riferimento alla legge di Mosè, perché la Parola di Dio, non può essere interpretata, non si contraddice, ma è un’armonia perfetta, dalla Genesi, fino all’Apocalisse.

Il sentimento con cui diamo al Signore, prende la Sua attenzione.

Marco 12:41-44 dice: 41 E Gesù, postosi a sedere di fronte alla cassa del tesoro, osservava come la gente vi gettava il denaro; e tanti ricchi ne gettavano molto. 42 Venuta una povera vedova, vi gettò due spiccioli, cioè un quadrante.43 E Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità vi dico che questa povera vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.44 Poiché tutti vi hanno gettato del loro superfluo, mentre ella, nella sua povertà, vi ha gettato tutto quello che aveva per vivere».

Il Signore stesso, si pose a sedere, di fronte alla cassa del tesoro, per osservare il sentimento con cui offrivano a Dio.

Questa povera vedova, non aveva una grossa disponibilità economica, ma il suo cuore e la sua fiducia erano rivolte al Signore, a un punto tale che il Signor Gesù, lodò l’atteggiamento della vedova.

C’era una differenza tra l’offerta dei ricchi e quella della vedova, un po come l’offerta di Abele era diversa da quella di Caino.

Un quadrante rappresentava una giornata di lavoro, per quel tempo, quindi quella povera vedova stava mettendo tutta la sua vita nelle mani del Signore..

Il Signore non guarda la quantità, ma il sentimento che porta all’ubbidienza, sapendo che noi non siamo chiamati a contendere, ma ad insegnare.

Ora un servo del Signore non deve contendere, ma deve essere mite verso tutti, atto ad insegnare e paziente.2 Timoteo 2:24.

La decima porta benedizione, porta equilibrio e prosperità spirituale.
Dare la decima vuol dire avere pienamente fiducia nel Signore e nella Sua Parola..

Dio vi benedica.

In Cristo, fratello Gerardi